Nel maggio del 1993, prima di ricomporre la mia chitarra elettrica, pensai bene di lasciare un pezzo di "carta gommata" (come dicono gli anziani) con scritta su la data.
Quella chitarra era frutto di un continuo lavoro alla ricerca di suoni nuovi, particolari ma soprattutto forti. Tra le varie modifiche montai al ponte un bel humbucker DiMarzio Paf Pro, mascherina verde acido, su battipenna fucsia, su corpo giallo. Ecco appunto erano gli anni '90! Al ponte un altro humbucker Seymour Duncan. Centrale niente, un bel buco. Via i comandi Tone, via tutto il superfluo, inserivo una serie di switch per comandare gli splittabili. Per un periodo sempre sotto il battipenna alloggiai un piccolo amplificatore a batteria ,9V. , mi dava la possibilità di uscire preamplificato oppure di bucare le testate dell'epoca con un overdrive da paura, nel senso proprio di "paura" perché non era proprio eccellente. (nel filmato si vede ancora la traccia dello scasso sotto il battipenna). Insomma a quell'epoca non avevo ancora compiuto 15 anni ma di casini ne avevo già fatti un po'. Con la fantasia delle ultime settimane, col pensiero fisso da anni, decido di effettuare un bel recupero con ammodernamento ma in chiave Seventies. Monto tre singoli, quello al ponte cela un piccolo trucco: è un humbucker mini, sempre famiglia Seymour Duncan, due espansioni a lama, questo insomma. Niente Tone anche questa volta e solita selva di switch per gestire autonomamente tutti i pick-up e lo split del mini hum. Schermatura tutta nuova, molle nuove, presa jack nuova... insomma un bel "restauro". Dei quattro giorni di lavoro ho fatto un estratto che trovate in questo video al quale dannazione non riesco ancora a montare un audio... a volte il destino!
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